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In naturaIl passato del Cincillà non è molto allegro: originario del versante occidentale delle Ande, si trovava in una fascia lunga circa mille chilometri lungo Cile, Perù e Argentina. Sono regioni montuose e aride, battute da venti fortissimi, con scarsa vegetazione costituita da erbe robuste e piante grasse e con una forte differenza di temperatura fra il giorno e la notte. In queste aree, il nostro piccolo amico è stato a lungo cacciato duramente per la sua bellissima pelliccia. Ora è protetto dalla Convenzione di Washington e, dopo aver rischiato l'estinzione, è presente allo stato selvatico solo nella zona nord-est del Cile, in colonie di pochi esemplari e a notevole altitudine. Si è però ben diffuso in allevamento ed è sempre più apprezzato come animale da compagnia per la sua bellezza e il suo carattere dolce. CarattereSe lo sappiamo trattare con gentilezza e senza forzarlo o spaventarlo (non facciamo rumori forti o improvvisi!), il Cincillà ama farsi fare le coccole e stare in braccio. Non dobbiamo però stringerlo troppo, perchè se si sente in trappola si spaventa. Dobbiamo anche evitare di svegliarlo quando dorme durante il giorno. Il Cincillà si mostra affettuoso con tutti i membri della famiglia ma si lega soprattutto ad una persona in particolare con cui cerca spesso il contatto fisico. Alimentazione e giocoIl Cincillà ha bisogno di seguire una dieta adatta al suo intestino piuttosto sensibile. Dovremo quindi dargli fieno e mangimi specifici per Cincillà. Due o tre volte alla settimana possiamo dargli anche un po' di frutta fresca o secca e pane raffermo, senza mai esagerare. Deve sempre avere a disposizione acqua fresca nel beverino. Dovremo anche dargli qualcosa da sgranocchiare per evitare che gli incisivi, che crescono continuamente, raggiungano dimensioni eccessive e pericolose per la salute. Maneggiare con cura
Dobbiamo stare attenti a come lo prendiamo, per evitare di fargli male. L'ideale è afferrarlo alla base della coda, sostenendo il pancino con l'altra mano. Possiamo poi appoggiarlo sull'avambraccio, tenendolo con una mano per evitare che possa cadere o saltare a terra all'improvviso facendosi male. Non dobbiamo mai prenderlo per le orecchie e ci conviene evitare di afferrarlo per la collottola o il tronco: può infatti scapparci facilmente lasciandoci in mano una manciata di peli. Perdere il pelo per sfuggire a una presa è infatti una tecnica di difesa che in natura i Cincillà usano contro i predatori.
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